Biden ha scelto: il capo della diplomazia americana durante il suo mandato sarà Anthony Blinken. Per lui un’esperienza decennale in politica estera a partire già dall’amministrazione Clinton.
Biden punta quindi su un uomo di sua fiducia per rilanciare le relazioni diplomatiche statunitensi. Blinken è stato già Vicesegretario di Stato fra il 2015 e il 2017 ai tempi di John Kerry e poi consigliere alla Sicurezza nazionale per il Presidente Obama. La notizia è stata anticipata dai media americani e l’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare entro martedì. Dall’altra parte dell’oceano descrivono Blinken come un “tecnico” che però conosce perfettamente tutti i dossier più scottanti, infatti, durante l’ultima campagna elettorale era il principale consigliere del candidato democratico alla presidenza.
Un primo tassello, quello del Segretario di Stato, che aiuta a capire meglio quanto Joe Biden voglia puntare sul multilateralismo per riuscire a rilanciare il ruolo degli Usa nel mondo. Nel frattempo altre nomine vengono a delinearsi: Jake Sullivan, 43 anni ed ex consigliere di Hillary Clinton durante la sua campagna elettorale del 2016, sarà nominato come Consigliere per la Sicurezza Nazionale.
I più esperti descrivono Blinken e Sullivan come grandi amici, i due sostengono che i quattro anni di amministrazione Trump guidati dall’idea di “America First” abbiano fortemente isolato la posizione Usa favorendo così i suoi avversari internazionali. Infine, Linda Thomas-Greenfield va verso la nomina al prestigiose seggio Usa all’Onu lei che, per anni è stata ambasciatrice in Liberia, è una diplomatica di lungo corso e si è occupata a lungo di migrazioni.