Il vaccino contro il Covid-19 entro la fine dell’anno, efficace nel 90% dei casi; la fornitura iniziale sarà di appena 50 milioni di dosi, ma già nel 2021 si arriverà a un miliardo e 300 milioni. L’annuncio lo ha dato Albert Bourla, presidente del colosso farmaceutico statunitense Pfizer, da mesi impegnata con la tedesca BioNTech nella ricerca. Le due società sono state le prime al mondo a diffondere i dati definitivi sulla sperimentazione, probabilmente però nelle prossime settimane anche altre case farmaceutiche potrebbero tagliare il traguardo.
Adesso si attende il via libera degli enti regolatori, l’iter in questo caso avrà dei tempi ristretti. Con ogni probabilità i primi a autorizzare il farmaco saranno gli Stati Uniti, già entro la fine del mese; subito dopo dovrebbe arrivare anche l’ok dell’UE. Le due compagnie comunque sfrutteranno questo periodo per effettuare ulteriori test.
La casa farmaceutica e la società di biotecnologia hanno completato la fase 1 e la fase 2 della sperimentazione nel corso dell’estate, quindi hanno avviato la fase 3 che prevede la sperimentazione sull’uomo. Il farmaco è stato quindi sperimentato su un campione di volontari, e anche le stesse aziende che lo hanno prodotto sono soddisfatte di aver raggiunto una soglia di efficacia così elevata.
L’Europa ha già opzionato 200 milioni di dosi, ogni soggetto ha bisogno di due dosi, anche se – secondo quanto emerge – molti soggetti hanno sviluppato una certa resistenza al virus già dopo la prima iniezione. L’unico problema di questo farmaco è che deve essere conservato a una temperatura di 80° sotto zero e – anche in diverse parti d’Italia – solo gli ospedali e i centri vaccinali maggiori sono dotati di frigoriferi così potenti.